
Un amore. Di quelli che da fuori sembrano normali
(come diceva Jovanotti) e che invece sappiamo benissimo che non lo sono. Solo
che non riusciamo bene a spiegarlo agli altri. Un amore che ti fa capire che in
fondo chissene importa di quegli altri. Non di tutti certo e neanche in modo
cattivo, un amore che ti insegna come coinvolgere gli altri, senza farti
condizionare e senza che la paura di quello che pensano ti faccia cambiare idea
Un amore che ti toglie il fiato e le parole, che ti fa
piangere di gioia, di paura e di tutta una serie di emozioni che non so neanche
se hanno un nome, e ti fa piangere di tutte contemporaneamente. Un amore che
rende il mondo un posto un po' più bello e ogni volta diverso. Un amore che ti
spinge a diventare un po' più grande senza farti rinunciare a quella parte di
te che di essere grande ancora non ne vuole sapere. Un amore che non sai com'è
possibile, ma la tua testa combacia perfettamente con lo spazio tra il suo
collo e la sua spalla. E ti senti a casa tra le sue braccia. Un amore per cui
sei disposto a rischiare tutto e a buttarti verso un futuro che non conosci.
L'amore è questo e molto altro, è forse per ognuno di noi
una cosa sempre diversa. Io ho deciso che voglio dargli voce a questi sbalzi
d'amore che oggi riempiono la mia vita e quindi vi racconterò di posti belli e
di canzoni, di tramonti viola e mari azzurri come il cielo, di mongolfiere e
palloncini rosa, di lucine colorate e candele accese, di prati verdi dove i
pic-nic vengono benissimo, di girasoli, margherite e tulipani. Di peonie,
orchidee e rose bianche.
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