venerdì 11 luglio 2014

Un'indecisa come me.



Piove. Poi c'è il sole. Poi piove di nuovo. E poi vedi il sole che con tutta la sua forza si fa largo tra le nuvole per regalarci quell'arancione di cui i nostri occhi hanno bisogno. E forse anche il nostro cuore. 



In questa estate il tempo è così. Terribilmente indeciso. E così maledettamente simile a me. Che odio con tutta me stessa le indecisioni e gli indecisi.  Eppure sono esattamente come loro. 
Quattro top e rispettive camicette abbinate prima di scegliere quella da indossare il giorno della laurea, per non parlare del vestito per la festa. Ne ho comprato uno, poi mi sono innamorata di un altro e poi di un altro ancora. L'unica cosa che avevano in comune era che erano rossi. E poi il posto dove festeggiare: ho perso addirittura il conto di tutti i locali che sono andata a vedere. Io volevo il mare, e alla fine, pure con una tempesta pieno stile invernale, ho scelto quello. 

Perché il punto è sempre lo stesso. Non sono indecisa perché non mi piace nulla, e non riesco a trovare le giuste alternative; no così sarebbe forse troppo facile, ma proprio per il contrario. Ogni alternativa mi piace come le altre e ci metto molto tempo per capire quale mi piace di più. Solo che in certi casi non puoi prendere tutti e due gli abiti, non puoi comprare entrambi i paia di scarpe.

Ci sono delle volte in cui devi scegliere, e la scelta che fai potrà essere solo una, e bisogna essere pronti ad affrontarne le conseguenze. Io ho imparato che in quelle volte non si può essere indecisi, non si può prendere tempo e pensarci troppo, ho imparato che quelle volte devi usare il cuore, o la testa. L'importante è essere pronti a correre senza l'ombrello quando eravamo convinti ci sarebbe stato il sole. 









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