Arriva sempre il momento di tornare a casa.
Sempre. E per tutti.
Ve lo assicuro.
Finiscono le vacanze,i viaggi,i momenti che in fondo vorresti non finissero mai.
E devi prendere un treno, una nave(un treno su una nave che non arrivò mai), o un aereo.
E ancora una volta devi lasciarti alle spalle quei volti, quei ricordi, quei profumi che hai assaporato per 10 giorni.
Ma ormai sei abituata. Hai perfino finito tutte le lacrime.
Questa volta pensi a fare più in fretta, pensi alla fila al check-in che forse ti fa perdere il volo.
E poi pensi a mettere l'orologio e gli occhiali e la collana nuova nel contenitore blu che passa sotto la pedana del metal detector.
E con due borse sulle spalle ti ritrovi ad aspettare il momento dell'imbarco, tra piccoli bimbi che trovano meravigliosa qualsiasi cosa si trovi intorno a loro, donne che si nascondono dietro enormi lenti scure nonostante le 7 di sera.
Ragazzi che portano uno zaino più grande di loro. Fatto di emozioni e fotografie e sentimenti e amarezze che ognuno si porta indietro da un viaggio.
E sei sola. E puoi pensare. E guardare.
E non solo la valigia che per qualche inspiegabile e divino motivo è comparsa per prima sul rullo dell'aeroporto.
Guardi la linea dell'orizzonte nel cielo che appare di mille colori. Perchè quest anno ho deciso che il mio preferito è l'arancione.
Pensi a quanto ogni volta che parti e torni sei diversa, più matura o forse più fragile. Ma sempre diversa. Pensi che devi semplicemente smettere di essere sempre cosi malinconica e goderti con un sorriso il pensiero dei giorni passati insieme, perché ce ne saranno altri, anche migliori.Se ne varrà davvero la pena.
Pensi che nonostante tutti i tuoi film sulle persone, loro possono deluderti, illuderti e farti cambiare idea. Ma sono persone, e questa è la loro caratteristica.
Pensi che oggi hai il coraggio di affrontare tutto questo.
Con chiunque abbia voglia di farne parte.
E pazienza se non troverò nessuno.
Vorrà dire che avrò una scusa in più per salire ancora su un aereo.
E devi prendere un treno, una nave(un treno su una nave che non arrivò mai), o un aereo.
E ancora una volta devi lasciarti alle spalle quei volti, quei ricordi, quei profumi che hai assaporato per 10 giorni.
Ma ormai sei abituata. Hai perfino finito tutte le lacrime.
Questa volta pensi a fare più in fretta, pensi alla fila al check-in che forse ti fa perdere il volo.
E poi pensi a mettere l'orologio e gli occhiali e la collana nuova nel contenitore blu che passa sotto la pedana del metal detector.
E con due borse sulle spalle ti ritrovi ad aspettare il momento dell'imbarco, tra piccoli bimbi che trovano meravigliosa qualsiasi cosa si trovi intorno a loro, donne che si nascondono dietro enormi lenti scure nonostante le 7 di sera.
Ragazzi che portano uno zaino più grande di loro. Fatto di emozioni e fotografie e sentimenti e amarezze che ognuno si porta indietro da un viaggio.
E sei sola. E puoi pensare. E guardare.
E non solo la valigia che per qualche inspiegabile e divino motivo è comparsa per prima sul rullo dell'aeroporto.
Guardi la linea dell'orizzonte nel cielo che appare di mille colori. Perchè quest anno ho deciso che il mio preferito è l'arancione.
Pensi a quanto ogni volta che parti e torni sei diversa, più matura o forse più fragile. Ma sempre diversa. Pensi che devi semplicemente smettere di essere sempre cosi malinconica e goderti con un sorriso il pensiero dei giorni passati insieme, perché ce ne saranno altri, anche migliori.Se ne varrà davvero la pena.
Pensi che nonostante tutti i tuoi film sulle persone, loro possono deluderti, illuderti e farti cambiare idea. Ma sono persone, e questa è la loro caratteristica.
Pensi che oggi hai il coraggio di affrontare tutto questo.
Con chiunque abbia voglia di farne parte.
E pazienza se non troverò nessuno.
Vorrà dire che avrò una scusa in più per salire ancora su un aereo.
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