sabato 27 aprile 2013

Ho vent'anni e non so aspettare.

"Non è forse vero che l'attesa del piacere è essa stessa il piacere?" diceva la pubblicità del Campari e prima di questa Gotthold Lessing.

Io sinceramente non è che sia del tutto d'accordo. Aspettare è un verbo difficile,un' azione difficile.E' una condizione del cuore e dell'anima. 
Tutti prima o poi dobbiamo aspettare. Qualcuno o qualcosa, un sms, una telefonata, un viaggio, una notizia. 
Ma saper aspettare è tutta un'altra cosa.
Stare li, confidando in qualcosa, sperando che in fondo le cose vadano bene, che le risposte siano quelle che tanto desideriamo.
L'attesa è carica di speranze , aspettative e illusioni.
Ci sono tante volte in cui ciò che stiamo aspettando si risolve esattamente come volevamo, altre volte in cui va addirittura meglio, ma poi ci sono quelle volte in cui proprio non va. 
E non solo hai aspettato tutto quel tempo, ma alla fine resti anche deluso.

A me piacciono quelle sensazioni che vivi mentre aspetti una cosa per cui hai lottato, o una a cui tieni , o i tuoi amici che finalmente vengono a trovarti, o la partenza per cui hai pregato cosi tanto. 
Quelle si mi piacciono, ma solo dopo.
Perche vivi nell'ansia di come sarà, di cosa accadrà, e non fai altro che immaginare , pensare, sognare.
E l'atmosfera si carica di elettricità, tutto può accadere, ma tu sei pronta solo alle cose migliori, quelle che ti faranno sorridere, piangere di gioia, esultare, gridare , saltare, ballare fino allo sfinimento.
E quando quei momenti arrivano tu sei pronta. 
Completamente pronta a viverli in pieno.

Io oggi mi sento così.
Stanca di aspettare.
Pronta a vivere. 















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