mercoledì 6 febbraio 2013

Una valigia torna e un'altra se ne va..

Sono ancora qui; dopo praticamente due settimane in cui ho pensato, ricordato, parlato , ascoltato ma mai scritto. Perché certe volte scrivere è difficile. Non solo perché ti mancano proprio le parole, ma soprattutto perché mettere nero (grigio in questo caso!) su bianco rende reali i pensieri, anche quelli che di reale è meglio che non abbiano nulla.
In ogni caso, lasciando nel cassetto, sotto il cuscino e anche un po nella mia borsa la tristezza, sono di nuovo qui.
Perche le parole di oggi sono cariche di energia, 
allegria, di emozioni e  di sentimenti.
Quelli veri e autentici che trovi solo quando ti lasci andare sul serio.
Quando non ti importa nulla se ti sporchi il pullover nuovo, se la gonna ti sta effettivamente lunga da toccare per terra e portarsi dietro quei micro sassolini non appena poggi il piede fuori dall'aereo.
Quando non importa se il trucco non è perfetto e i capelli sembra non abbiano visto la spazzola, perché tanto le cose importanti sono altre.
Sono gli amici quelli che vedi 4 volte l'anno. 
Che ogni volta sembra che siete stati insieme fino all'istante prima di vedervi.
Quelli che ti vogliono bene, a modo loro, ma ti vogliono bene.
Quelli con cui puoi ballare, cantare ed esultare fino a consumare tutta la voce che hai.
Quelli con i quali puoi mangiare alle 4 di pomeriggio perché devi preparare 30 pizze, e quelli con cui finisci un filone di pane e nutella alle 4 del mattino, che se ti vedesse Pavarotti altro che BUONGIORNO!
Quelli a cui fai un regalo, lo rompi e allora lo ricompri.
Quelli con i quali "Certe notti fai un po' di cagnara che sentano che non cambierai più. 
                      Certe notti c'hai qualche ferita che qualche tua amica disinfetterà."
Gli amici ai quali fai una sorpresa, perché vedere la faccia che fanno quando ti vedono è la cosa più bella che ci possa essere, dopo l'abbraccio che ti stritola non appena si rendono conto che sei tu e prima della faccia triste che hanno quando ti devono salutare ancora una volta.
Ma noi lo diciamo sempre: che se non abitassimo così distanti la nostra amicizia non sarebbe la stessa, perché mancherebbe quella novità, quel briciolo di ansia e di attesa che senti ogni volta.

E allora quando richiudi la valigia, che ha invaso la stanza di quella che ormai è anche casa tua, il cuore si stringe nel petto.
E speri di dimenticare ancora una volta qualcosa, così da avere una buona scusa per tornare.
Ma poi qualcuno ti lascia il suo maglione blu elettrico( che tra le altre cose bisogna riconoscere che mi dona particolarmente.) facendoti promettere che in ogni caso dovete rivedervi per restituirglielo(come se poi ci fosse veramente bisogno di una scusa!) 

E oggi, da casa mia, con il mascara ancora sbavato per quella"lacrima sul viso" vi dico GRAZIE.
Prima di tutto a Miriam: che ormai è praticamente mia sorella, che vive quello che vivo anche io quando siamo li.
Che non mi fa mai andare sola.
E poi
A Leonardo
Roberta 
Fabiola
Giuditta 
Gabriele e
Marta.
A Matteo
Giulio
Davide 
Ciccio 
e Francesca.


















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